Santorini 1707-1711 GORÉE 1715

Padre GORÉE (?), Relation en forme de journal de la nouvelle isle sortie de la mer dans le Golfe du Santorin, in Nouveaux memoires des missions de la compagnie de Jesus, dans le Levant, Seconda parte, Memoires des Missions de la compagnie de Jesus, dans la Grece, Paris, Nicolas LE CLERC, 1715, pp. 126–161. Disegnatore e incisore: ANONIMI.

Fouquet (1879, p. 21-22) e autori successivi (Pyle 2017, p. 7 e 18) attribuiscono questa relazione al padre gesuita Tarillon, che in realtà è solo l’editore del testo. Tarillon, rivolgendosi al destinatario dei testi, presenta le due relazioni relative alla eruzione di Santorini del 1707 in questo modo: Il m’a paru que Votre Grandeur verroit volontiers une description de la nouvelle Isle sortie de la mer depuis quelques années dans le Golfe de Santorin. Je m’en suis fait communiquer le Journal suivi, tel que deux de nos Jesuites, gens fort exacts, l’ont dressé sur les lieux. Je l’ay mis à la suite de cette Lettre…..Tarillon, de la C. de Jesus, Miss. de la Grece (p. 124-5). Seguono le due relazioni (pp. 126-61 e 162-173) , di cui la prima, più lunga e dettagliata, è corredata da una tavola di grande formato. I tanti punti di corrispondenza con la relazione di padre Gorée pubblicata nelle Philosophical Transactions del 1710-11 suggeriscono di attribuire allo stesso la presente relazione. Gorée inviò a Tarillon anche una versione delle sue osservazioni della eruzione del 1707. La tavola rappresenta il fenomeno dallo stesso punto di vista della tavola del 1710-11, cioè dall’isola di Santorini, ma il contenuto è diverso. La presente relazione venne scritta il 24 giugno 1710 (p. 161: Depuis mon départ jusq’à ce jour 24 Juin 1710 que j’écrit cecy ), quella inviata alla Royal Society il 6 luglio 1711 (Philosophical Transactions, 1711, p. 374).

Bibliografia. Fouquet 1879, p. 21-22; Pyle 2017, pp. 7 e 18. Rudwick 1976, pp. 159-64 e Oldroyd 2013 (sulla genesi delle mappe geologiche in generale).

MAPPE

Vista in rapporto alla tavola del 1710-11, dello stesso autore, è evidente l’esigenza, tipica di una mappa geologica, di rappresentare lo sviluppo tenporale dei fenomeni. Questa tavola rappresenta una fase eruttiva più avanzata rispetto all’altra. Infatti le due formazioni che compongo l’Isle Nouvelle sono unite.

 

 

MUTAMENTI OROGRAFICI

Formazione di domi lavici

Rispetto alla immagine del 1710-11, viene rappresentata una scena eruttiva più sintetica e conclusiva, visibile dopo il 5 settembre 1707. Le due nuove isole, la “bianca” e la “nera”, distinte nella tavola del 1710-11, sono ora unite a formare un’unica isola indicata come Isle Nouvelle, fenomeno avvenuto il 9 settembre. Dal 5 settembre dalla grande bocca eruttiva fuoriuscirono tre nuvole di fuoco, parimenti rappresentate. La bocca eruttiva di Mikri Cameni è rappresentata spenta, come nella tavola del 1710-11.

[145]…Le 5 Septembre la feu s’ouvrit un passage à l’extrémité de l’Isle noire en tirant vers Therasia…Le feu ne sortit par là que quelques jours, pendant lesquels il en sortit moins du grand fourneau….Trois fois il s’éleva de la grande bouche comme trois des plus grosses fusées volantes d’un feu le plus brillant & le plus beau….[146] …Le 9 de Septembre les deux Isles, la blanche et la noire…commencerent à se joindre & à ne faire plus qu’un seul corps..

Cono: formazione

Diversamente dalla tavola del 1710-11, le bocche eruttive dei due isolotti (Nea Kameni, nata nel 1707-11 e Mikri Kameni, emersa nel 1570-3) sono rappresentate come conetti vulcanici, forse per influenza di immagini relative allo sviluppo del Vesuvio dopo il 1631.

[p. 155; Maggio 1708] …la grande bouche ou le grand fourneau s’éleva fort haut, & par les matieeres fondües…il se fit là à peu à peu comme un grand pâté avec un talus fort large

Domenico Laurenza

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