Vesuvio 1737 o1757 DE LA RUE 1768

Bernard de LA RUE, Vue Généralle du Vesuve en 1757, in Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers, vol. VI (Planches), sezione Histoire Naturelle. Regne Minéral, Paris, Antoine-Claude BRIASSON, Michel-Antoine DAVID, Laurent DURAND, 1768, tavola I. Disegnatore: Bernard de LA RUE (De la Rue del.). Incisore: Robert BÉNARD (Benard fecit).

Immagine importante perchè, in un’ opera di generale interesse culturale e scientifico come l’Encyclopédie, viene inserita una rapprentazione originariamente definita da un artista, Lacroix de Marseille. I dettagli della eruzione, ma non quelli dei pescatori in primo piano, corrispondono alla incisione di Le Mire (1762), basata su di un dipinto di Lacroix de Marseille datato 1757 (cf. fig. 2 in Lacroix de Marseille 1757). Corrispondenze parziali anche con il dipinto di Lacroix de Marseille datato 1758 (cf. le riproduzioni in Lacroix de Marseille 1757). Lacroix eseguì più versioni dello stesso soggetto, di cui la prima è forse l’acquerello di Collezione Alisio (Lacroix de Marseille 1757). Problematico anche il rapporto con Lacroix de Marseille 1767. La connessione, al pari di Lacroix 1757 e 1767, con l’eruzione del 1737 (Ricciardi 2009, p. 351 e 348) sembrerebbe ipotetica: Lacroix, che spesso derivava da Vernet, anche in questo caso si sarebbe basato su di un disegno o dipinto di Vernet rappresentante l’eruzione del 1737 e ora scomparso (Beck Saiello 2010 p. 116 e 304). Questo autorizza almeno a considerare una ipotesi alternativa (fase eruttiva 1757-9).

Bibliografia. Su Lacroix: E. Beck Saiello, 2010, pp. 21 e 23; Cottino, 2005; Paul Bédarida, in AA. VV. 1990, pp. 391-2; Rosenberg e Stewart 1987, pp. 196-9. Sul periodo eruttivo 1754-1762: Nazzaro 2001 p- 156; Imbò 1984, pp. 98-9; Lirer et al. 2005 pp. 50-1. Sul riferimento al 1737: Ricciardi 2009 p. 348; ; Beck Saiello 2010 p. 304 e 118-119.

COLATE LAVICHE

Eruzione del 1757 in base alla didascalia e all’indice a pag. 2 di questa sezione dell’Encyclopédie, ma connessa da Ricciardi 2009, p. 348 e Beck Saiello 2010, p. 304, alla eruzione del 1737.  L’ultima eruzione del Vesuvio citata nel testo di Louis de Jaucourt (Encyclopédie, tomo 17, Parigi, 1765, pp. 217-218) è quella del 1754, illustrata da due altre tavole. Il problema riguarda anche il dipinto di Lacroix de Marseille datato 1767, che Ricciardi 2009, p. 351 riferisce alla eruzione del 1737. Ricciardi 2009 p. 348 riferisce alla eruzione del 1737 e riproduce una versione colorata di questa incisione (Museo di San Martino, Napoli), nella quale un tratto di colore rappresenta una colata lavica in uscita dal cratere principale, dettaglio che sembra assente nella incisione originaria. Sono riconoscibili due bocche attive: il cratere terminale e una apertura eccentrica sita più in basso, come in effetti avvenne nel 1737, quando si aprì una bocca in corrispondenza della sutura del 1631 (Nazzaro, 2001, p. 146). Tuttavia nella presente immagine, datata 1757, la posizione di questa bocca eccentrica sembra più bassa rispetto alla sutura. Allo stesso tempo le eruzioni minori verificatesi nel 1755, 1756 e 1757 vennero caratterizzate dalla emissione di “piccoli rivi” di lava, come afferma Della Torre (Storia e Fenomeni del Vesuvio, Supplemento, Napoli, 1768, p. 23) e come sembra confermare il dipinto di Bonavia relativo al 1757. Il problema va lasciato aperto.

Domenico Laurenza

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