Vesuvio 1767, 1771, 1779, 1794 VOLAIRE 1767-1794

Pierre-Jacques VOLAIRE 1767-1794. Eruzioni del Vesuvio del 1767, 1771, 1779, 1794.  Olio su tela. Collezioni varie (cf. didascalie figure).

Volaire, attivo a Napoli in modo stabile dal 1769 e fino almeno al 1794 (Beck Saiello 2010 pp. 158-9), realizzò dipinti delle eruzioni del 1767, 1771, 1779 e 1794, alcune riprese da un punto di vista più ravvicinato (ad esempio dall’Atrio del Cavallo) o più distanziato (ad esempio dal Ponte della Maddalena). Secondo Ricciardi 2009 (p. 416), Volaire  rappresentò anche l’eruzione del 1785 (dall’Atrio del Cavallo). Realizzò poi numerose repliche o versioni di questi dipinti, anche in anni molto lontani dall’epoca della loro prima realizzazione. Il dipinto rappresentante l’eruzione del 1767 da distanza ravvicinata sarebbe la sua prima opera di questo genere e risulta firmato e datato.

Volaire fu certamente l’artista che rappresentò meglio di ogni altro, anche grazie all’ambientazione notturna (già utilizzata in precedenza da altri artisti, ad es. Bonavia 1757) le sottili variazioni luministiche e cromatiche dei fumi, dei vapori, dei fuochi delle colonne eruttive e delle colate laviche, aspetti attentamente studiati dagli scienziati, almeno a partire da Borelli, nel trattato sull’Etna del 1669 e poi largamente attestati nei testi sul Vesuvio degli scienziati attivi a Napoli nel Settecento (cf. ad esempio i testi analizzati in rapporto ad Antoniani 1776). Le sottili sfumature di fumi e fuochi erano indizi preziosi specialmente per le interpretazioni di tipo chimico delle eruzioni (fermentazione, combustione, etc.). Sono peraltro documentati i rapporti di Volaire con scienziati e studiosi del Vesuvio, da Giovanni Maria della Torre a Michele Torcia e Domenico Cirillo, mentre Hamilton possedeva disegni e dipinti di Volaire, tra cui uno rappresentante l’eruzione del Vesuvio del 1779 (Beck Saiello 2010, pp. 93-5).

Le sfumature tonali e di luce della colonna eruttiva e delle colate laviche erano fenomeni scarsamente rappresentabili nelle incisioni dei trattati o anche nelle gouaches, che infatti riescono a rappresentare meglio altri aspetti della colonna eruttiva come la forma dei massi o delle bombe vulcaniche scagliate dal vulcano, fenomeni morfologici che non rientrano nelle rappresentazioni di Volaire. Forse anche per questo i dipinti di Volaire, capaci di documentare aspetti non altrimenti riproducibili,  ebbero una grande diffusione attraverso repliche realizzate dallo stesso Volaire o da altri artisti (come probabilemnte nel caso di Antoniani 1776, un dipinto che apparteneva ad Hamilton e che tuttavia, non a caso, risulta più pesante nella resa dei fenomeni in confronto ai dipinti originali di Volaire).

Altri artisti autori di analoghe scene notturne di eruzioni, come Pietro Fabris (e.g.: Hamilton 1779 o rappresentazione della eruzione del Vesuvio del 1767, Collezione privata, Londra, ripr. in Ricciardi 2009, p. 392) o Philip Hackert (eruzione del 1774, Staatliche Kunstammlungen, Kassel, ripr. in Ricciardi 2009 p. 400), non riuscirono ad eguagliare Volaire nella rappresnetazione di questo particolare aspetto di una eruzione.

Bibliografia. Beck Saiello 2004: Eadem 2010; Beck Saiello e Betrand 2013; Beck Saiello e Gruet 2013. Sulle eruzioni del 1767, 1771, 1779, 1785 e 1794: Ricciardi 2009; Idem, com. private cit. in Beck Saiello 2010 per la identificazione delle eruzioni; Nazzaro 2001.

Immagine eruzione 1767

Eruzione del 1767. Olio su tela. cm. 121 x 73,7. Firmato e datato 1767. Parigi. Museo del Louvre.

Eruzione del Vesuvio del 1767

Eruzione del Vesuvio del 1767 dal Ponte della Maddalena. Olio su tela. cm. 130 x 229. Firmato e datato 1782. Napoli, Museo di Capodimonte.

Eruzione del Vesuvio del 1771 dall’Atrio del Cavallo. Olio su tela. cm. 95 x 140. Firmato e datato 1771. Varsavia, collezione privata.

Eruzione del Vesuvio del 1779. Olio su tela, cm. 48  x 58,5. Francia, collezione privata.

Eruzione del Vesuvio del 1779. Olio su tela. cm. 61 x 41. Collezione privata

Eruzione del Vesuvio del 1794. Olio su tela. cm. 56 x 66,2. Firmato. Collezione privata

Eruzione del Vesuvio del 1794. Olio su tela. cm. 56 x 76,2. Firmato. Collezione privata.

COLONNA ERUTTIVA

Si tratta di aspetti di questi dipinti da riconsiderare alla luce dei numerosi testi dedicati a questi fenomeni dagli scienziati (si vedano esempi in Antoniani 1776; Hamilton 1779; De Bottis 1779).

Fenomeni elettrici

Lampi di colore rosso fuoco o blu elettrico sono rappresentati specie in rapporto alla eruzione del 1779.

Fontane di Lava

La scala tonale dei rossi include, nel sua forma più acuta e chiara, il violento getto ascendente, che domina soprattutto le eruzioni del 1771 e del 1779. Quindi, nella loro ricaduta, i materiali sono rappresentati con toni di rosso più scuro.

Nubi vulcaniche

Dominano le eruzioni del 1779 e del 1794 e presentano variazioni tonali varie, dal rosso e arancione più o meno cupo, come riflesso delle fontane di lava, al nero o grigio più o meno carichi.

Domenico Laurenza

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