Vesuvio 1760 DE BOTTIS 1761 tav. I-II

Gaetano DE BOTTIS, Ragionamento istorico intorno a’ nuovi vulcani comparsi nella fine dell’anno scorso 1760, nel territorio della Torre del Greco, Napoli, 1761. Tavola I. Incisione su rame. Disegnatore: Riccardo DU CHALIOT. Incisore : Benedetto CIMARELLI. Tavola II. Disegnatore e incisore anonimi (iniziali, in basso a destra: A D F G ? ).

Solo la tavola I reca il nome dell’architetto Du Chaliot (Riccardo Du-Chaliot Arch. Del) e dell’incisore (B.to Cimarelli Scul. ). Tuttavia a p. 20 De Bottis dichiara, in riferimento ad entrambe le tavole, che Il disegno di essi [nuovi vulcani o monticelli] fu fatto con tutta la possibile esattezza dal diligente e valentissimo Architetto D. Riccardo du Chaliot il giorno 5 Gennajo del corrente anno 1761. Musella e Ricciardi 2006 p. 196 segnalano, come incisione indipendente un foglio al Museo Nazionale di San Martino di Napoli (inv. 23385; mm. 306×564; incisione acquarellata).

Bibliografia. Su De Bottis: Furcheim 1897 pp. 19-21; Nazzaro 2001, pp. 78-81; Toscano 2009, pp. 228-30. Sulla eruzione del 1760: Nazzaro 2001, pp. 156-9: Lirer et al. 2005, pp. 52-3; Ricciardi 2009, pp. 372-5.

Tavola I

 

Tavola II

 

MUTAMENTI OROGRAFICI

Emersione di nuovi coni

Nel corso della eruzione durata dal 23 dicempre 1760 al 5 gennaio 1761 si formarono ai piedi del Vesuvio almeno quindici coni di scorie (Hamilton, 1776, Reference to plate XIII), che De Bottis presenta come nuovi vulcani, pur utilizzando anche il termine monticello, già in uso per il cono formatosi all’interno del Vesuvio dal 1689-90. Buona parte della Tavola I e l’intera Tavola II sono dedicate a questi “nuovi vulcani”.

Nella Tavola I i nuovi vulcani sono visibili ai piedi del Vesuvio e indicati come 2, 3, 4 e 5. La Tavola II rappresenta gli stessi da due differenti lati e dall’alto, mentre le figure a destra sono rappresentazioni più ravvicinate di due di essi.

 

COLATE LAVICHE

Viene rappresentata la colata diretta verso Sud e verso il mare, di origine eccentrica, da bocche (corrispondenti ai nuovi vulcani o monticelli) apertesi a circa 300 metri sul fianco meridionale del Vesuvio.

 

TEORIE

Orogenesi per accumulo

[p. 64] I monticelli detti i Viuli (Tav. I num. 14), il monte, su cui è posto l’Eremo de’ Camaldolesi, e altri montetti, ch’ivi sono, nè tempi addietro arsero, conforme abbiamo per tradizione trasmessaci da’ nostri maggiori, ed ognuno potrà chiarirsene, se attentamente considererà la lor figura, e la materia, onde son composti.

Nella Tavola I il disegno enfatizza la forma conica dei monticelli detti Viuli, indicati con il numero 14, analoga a quella dei nuovi coni vulcanici emersi nel 1760-1, per sostenere la teoria della loro origine vulcanica. Cf. anche Hamilton, 1776, Reference to plate XII. Nella tavola II le rappresentazioni ravvicinate (sulla destra) di due nuovi vulcani enfatizzano, specialmente in un caso, la loro analogia con il cratere del Vesuvio, che mostra una forma analoga a tante rappresentazioni dell’epoca.

 

Modello anatomico

[p. 29] Nell’istesso giorno 4 [gennaio] soventi volte uscirono dalla bocca del Monte de’ larghi cerchi di fumo […]. Questi cerchi soliti a vedersi ne’ maggiori incendj salivano molto in alto, e alcuni di essi svanivano passato il tempo di otto battute di arteria, e altri dopo dieci.

 

Modello tecnologico

[p. 29] Nell’istesso giorno 4 [gennaio] soventi volte uscirono dalla bocca del Monte de’ larghi cerchi di fumo, non dissimili a quelli, che usciron sogliono dal cannone allor quando si spara.

 

COLONNA ERUTTIVA

Nubi eruttive

[p. 29] Nell’istesso giorno 4 [gennaio] soventi volte uscirono dalla bocca del Monte de’ larghi cerchi di fumo, non dissimili a quelli, che usciron sogliono dal cannone allor quando si spara. Questi cerchi soliti a vedersi ne’ maggiori incendj salivano molto in alto, e alcuni di essi svanivano passato il tempo di otto battute di arteria, e altri dopo dieci.

Sebbene il disegno per l’incisione viene datato al 5 gennaio, è possibile che la rappresentazione dei fumi che escono dal Vesuvio rispecchi la descrizione datane dal De Bottis per il 4, nella quale viene enfatizzata il loro aspetto di cerchi regolari.

Domenico Laurenza

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